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Draghi, monito alle banche

"Tirate fuori i titoli tossici"

2009-02-014

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2009-02-14

 

 

 

REPUBBLICA

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2009-02-14

Al G7 di Roma, la questione centrale diventa quelle delle nuove regole

Tremonti: "Speriamo di ridurre gli effetti nel 2010 come previsto dal Fmi"

Draghi, monito alle banche

"Tirate fuori i titoli tossici"

Difficile ripresa nel 2009 ma il peggioramento sta rallentando

Il ministro del Tesoro Usa, Geithner: "Pronti a collaborare"

Draghi, monito alle banche "Tirate fuori i titoli tossici"

Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

ROMA - Il mondo sconta un deficit di fiducia", ma anche "un deficit di regole" e le due carenze sono tra le cause principali della crisi economica che attanaglia il pianeta. E su questo, sul tentativo di arrivare insieme a una nuova "tavola della legge" che regoli i mercati e restituisca loro un minimo di "moralità", "c'è stato consenso" fra i partecipanti al G7 finanziario che si chiude oggi a Roma nel palazzo del ministero del Tesoro di via XX Settembre. Così il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sintetizza l'esito del confronto sulla necessità di individuare regole comuni, affrontato in apertura del meeting.

Le regole. Rincara la dose Mario Draghi: "Trasparenza significa che tutte le banche devono tirare fuori tutti gli asset tossici dai loro bilanci" ha detto il governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Forum, aggiungendo che "la cosa più importante è che si faccia luce esattamente sulla qualità".

E, poco più tardi, a conferma che il terreno delle regole è il più importante per tutti, anche, forse, più di quello dei capitali, ci torna sopra anche il nuovo ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner: "Gli Stati Uniti - assicura - collaboreranno per costruire un consenso sulle nuove regole per il sistema finanziario internazionale". Geithner ha quindi rivelato che ''le condizioni sui mercati finanziari sono migliorate'' ma ''rimangono ancora sotto stress''. Il ministro di Obama si è unito al coro contro tentazioni protezionistiche. "Tutte le nazioni devono sostenere il libero commercio e la libertà di investimenti. Gli Stati Uniti resisteranno al protezionismo". Geithner inoltre ha sottolineato che le istituzioni internazionali devono agire per limitare l'impatto della crisi sui Paesi poveri e ha indicato che da tutti i partecipanti al G7 ha "ascoltato il senso di urgenza" per realizzare gli interventi.

La discussione, riferisce Tremonti nella conferenza conclusiva del G7 finanziario sotto la presidenza italiana, "si è sviluppata con importante intervento dell'Ocse, del cancelliere Darling e del governatore Draghi, tutti molti concordi nei contenuti". "Credo che il punto fondamentale sia l'impegno fortissimo su nuove regole per un nuovo ordine economico coerente con la struttura del capitalismo e del mercato globale" ha detto Tremonti che ha quindi annunciato la partenza di un processo che dovrà approdare alla definizione di un set comune di regole per migliorare la trasparenza del sistema finanziario globale.

Si tratta, in sostanza, della fissazione di un "legal standard" cui ha fatto spesso riferimento il ministro italiano e che dovrebbe essere rispettato da tutti i Paesi. "Inizia un'attività di costruzione e assemblaggio di materiali politici ed economici. E' iniziato un esperimento straordinario mirato alla formazione di un corpo di regole giuridiche ed economiche che devono introdurre fiducia ed evitare - sono ancora le parole di Tremonti - che, terminata questa crisi, lo sviluppo futuro porti alla crisi successiva".

I tempi della crisi. "In questo momento è dominante l'interesse alla tutela del risparmio e del sistema nel suo insieme" ha affermato il ministro dell'Economia, secondo cui a seguito degli interventi pubblici "sono possibili alterazioni rispetto al campo della concorrenza, ma per ora è fondamentale la tenuta del sistema". "La speranza sta tutta verso una riduzione degli effetti della crisi" nel 2010, come previsto dal Fondo monetario internazionale, ma "è molto difficile dirlo" ha aggiunto Tremonti, convinto che fare previsioni a lungo termine è "un esercizio fortemente congetturale".

Più capitali, più riserve. "I contenuti di questo G7 verrano anche discussi nel prossimo G20 di Londra" ha aggiunto Tremonti. A questo proposito il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha sintetizzato in tre punti i suggerimenti che il Financial Stability Forum, da lui presieduto, porterà al vertice londinese. "Più capitale, più riserve, standard più rigorosi per i vigilanti" ha detto Draghi nel corso della conferenza stampa al termine dei lavori del G7.

Il Fondo monetario e i supervisori internazionali saranno chiamati a vigilare sull'osservanza delle nuove regole comuni che i Paesi del G20 e il Fsf (Financial Stability Forum) si daranno per superare la crisi ha detto Draghi, spiegando che chi farà osservare le nuove regole "saranno i supervisori internazionali, e poi l'Fmi che ha lo strumento del Fsap, ovvero visite che il Fondo fa nel Paese per assicurarsi che la struttura di controllo sia adeguata e che nel futuro saranno più premianti". "Si pensa - ha concluso - a controllo obbligatori per tutti coloro che aderiscono al Fondo".

E' difficile che la ripresa economica possa realizzarsi già nell'anno in corso, ha detto Draghi. "La velocità di peggioramento" dell'economia "sta diminuendo" ha affermato il governatore della Banca d'Italia secondo cui "il dato è fondato su inchieste congiunturali negli ultimi 15 giorni in diversi Paesi". Questo, ammonisce, "non vuol dire nulla perché se ci attestiamo sul fondo e ci restiamo la situazione non è positiva". Il governatore ha inoltre ricordato come si parta da una situazione negativa dell'economia "talmente negativa che è difficile capovolgere in corso d'anno". Peraltro gli stimoli fiscali messi in campo dai governi saranno produttivi subito "ma la maggior parte piani deve essere ancora attuata".

(14 febbraio 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-02-14

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-02-14

Draghi: "Standard più rigorosi per le banche"

14 febbraio 2009

La riforma dei mercati finanziari che il Financial Stability Forum proporrà la G20 di aprile si basa su tre filoni di intervento. "Più capitale, più riserve e standard più rigorosi per i vigilati". Ad indicare i tre filoni di intervento è il presidente dell'Fsf e Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che spiega come gli standard più rigorosi per i vigilati riguarderanno vari aspetti "dalla governance, alla remunerazione dei manager, all'atteggiamento delle istituzioni di fronte ai rischi".

"La sorveglianza sull'applicazione del sistema di regole globali - ha detto il Governatore della Banca d'Italia - che in futuro dovranno prevenire l'insorgere di nuove crisi economiche spetta ai supervisori nazionali e al Fondo monetario internazionale". In particolare, ha aggiunto Draghi, il Fondo monetario ha a disposizione uno strumento come le Fsap ovvero le visite che il Fondo monetario fa nei vari paesi per assicurarsi che il complesso delle regole nei singoli paesi sia attuato: "Si pensa - ha aggiunto Draghi - di rendere queste visite obbligatorie in tutti i paesi che aderiscono al Fmi".

 

 

 

 

 

 

 

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2009-02-01

 

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http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

 

 

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2009-02-01

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

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http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

 

 

 

 

 

 

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2009-02-01

 

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

http://www.gazzetta.it/

http://www.corrieredellosport.it/

http://www.wallstreetitalia.com/

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2009-02-01

http://www.panorama.it/

http://espresso.repubblica.it/

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http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

 

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